L’alto Garda Bresciano

I Caratteri del Paesaggio

La sponda occidentale del Lago di Garda, da Salò a Limone - grazie a particolari condizioni climatiche e geomorfologiche - presenta un'eccezionale ricchezza di flora e di colture agricole mediterranee già celebrate da M.Agostino Gallo nel 1569 che le paragona a quelle delle Riviere liguri o meridionali.

La struttura geomorfologica del territorio dimostra la particolare idoneità della Riviera dell’alto Garda bresciano alle colture di tipo mediterraneo: infatti la presenza di una barriera di roccia calcarea bianca e nuda a ridosso della zona coltivata garantisce la protezione dai venti e produce un effetto di accumulo di calore nelle ore di sole. Il grande e profondo specchio d’acqua contribuisce a ridurre le escursioni termiche e il clima che ne risulta è particolarmente mite, data la latitudine dei luoghi.
Alle condizioni climatiche e geomorfologiche favorevoli a specie di tipo mediterraneo si è aggiunta fin dal XV secolo un’intensa attività costruttiva per modificare il territorio per renderlo adatto all’impianto di colture agricole pregiate quali agrumi, olivi e viti che garantivano, in epoche in cui i trasporti non erano ancora sviluppati, una notevole rendita economica.
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Per oliveti e vigneti, spesso in coltivazione congiunta, venivano predisposti terrazzamenti per rettificare le ripide pendici con muri a secco, ma indubbiamente la coltura agricola più particolare e caratteristica dell’alto Garda bresciano è l’agrumicoltura, introdotta fin dal XIII secolo (forse – come vuole la tradizione – dai frati del convento di San Francesco di Gargnano), ben descritta a partire dal XV secolo da numerosi autori, quali Sanuto, Gallo, Grattarolo, Tanara, Cattaneo e anche dallo Scamozzi.

Il Paesaggio dell'alto Garda Bresciano

Il paesaggio agrario alto gardesano risultava quindi caratterizzato da produzioni pregiate e rinomate che garantivano una ricca e fiorente economia.

Tale situazione muta considerevolmente dalla fine del XIX secolo e a seguito dei profondi cambiamenti socio-economici del XX secolo che hanno in modo significativo coinvolto e modificato questo territorio. Si arriva così ad una progressiva diminuzione della produzione agricola locale, soprattutto degli agrumi e delle viti e ad uno spostamento della manodopera dall’agricoltura al settore artigianale-industriale e a quello turistico.

Il paesaggio della Riviera gardesana risulta però ancora caratterizzato da un complesso progetto paesistico unico al mondo, ancora leggibile e da valorizzare.
Va in proposito ricordato che tutta la Riviera alto Gardesana e il relativo entroterra, per una superficie di circa 380 kmq sono compresi nel perimetro del Parco Regionale alto Garda Bresciano, istituito con Legge Regionale n.58 del 15 settembre 1989. Il territorio del Parco si estende quindi dalla riva della sponda occidentale del lago di Garda per il tratto da Salò a Limone sul Garda e, comprendendo le vaste aree dell’entroterra, arriva fino alla catena montuosa dolomitica che sfiora i 2000 metri di quota. Il Parco è quindi caratterizzato da una molteplicità di configurazioni orografiche e di condizioni naturali, con forti contrasti geologici, climatici, vegetazionali e ambientali, oltre che economici e sociali. Il Parco – attraverso i suoi strumenti di pianificazione e di gestione – costituisce una importante risorsa per una tutela attiva finalizzata al recupero e alla valorizzazione del complesso sistema paesistico-territoriale e agronomico produttivo alto gardesano.